Visitare Villa La Saracena, perla architettonica a Santa Marinella
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Visitare Villa La Saracena a Santa Marinella, il gioiello architettonico di Luigi Moretti

Visitare Villa La Saracena

Visitare Villa La Saracena di Santa Marinella è la gita fuoriporta a pochi chilometri da Roma, per una passeggiata architettonica sul mare placido del Litorale Lazio Nord. Un’occasione che non potevo perdere quando ho saputo che Open House Roma ne apriva le porte eccezionalmente. Ma state tranquilli, perché questa interessante dimora è protagonista di diverse visite guidate durante il corso dell’anno e può essere il fulcro di un’escursione rilassante tra cultura, gastronomia e shopping per spezzare la routine della settimana. Dopo il tour infatti, consiglio di godervi un pranzetto a base di crudo di pesce in zona (consigliato dai miei super cugini Simone e Marco) e di affacciarvi in una boutique-caffetteria gioiello che si trova nel ghetto di Civitavecchia e che ho conosciuto in occasione di un aperitivo di Natale proprio con i miei cuginetti del cuore. Ma di questo vi racconto alla fine del post perché oggi è protagonista dell’articolo soprattutto la Villa.

Villa La Saracena Santa Marinella

La Villa dall’alto

  • Visitare Villa La Saracena con Open House Roma

Villa La Saracena, progetto di Luigi Moretti all’insegna delle architetture del Mediterraneo, del Barocco e delle avanguardie, da fuori appare come una misteriosa dimora bianca chiusa su se stessa, una vera e propria Torre Saracena arroccata sul mare. Ma basta varcarne la soglia di ingresso per capire che, in realtà, è un susseguirsi fluido di spazi interni ed esterni che si intersecano tra loro per dialogare con eleganza all’insegna di elementi in continua tensione tra forme concave e convesse, pareti di glassa tipiche del territorio, e inserti floreali del pavimento che fanno incursione tra marmi delle Terme imperiali e il nero della pietra lavagna. Tutto sembra sfiorarsi, perché ogni superficie è staccata dall’altra. Poi, man mano che si passeggia attraverso l’opera, gli spazi si aprono verso la baia e il mare, vero protagonista assieme agli innovativi innesti luminosi, della Villa.

La Villa di Luigi Moretti a Santa Marinella

La vista sul mare

  • L’idea progettuale di Villa La Saracena

Siamo a metà anni ’50, nel pieno boom economico e con una Santa Marinella glamour e mondana: è “La perla del Tirreno” e non ha nulla da invidiare a Saint Tropez e Sanremo come luogo di villeggiatura del jet set. Luigi Moretti, uno tra gli architetti italiani più talentuosi nonché progettista del famoso Hotel Watergate di Washington, della Casa della Scherma e della Palestra del Duce al Foro Italico e degli spazi Gil, viene chiamato dall’amico giornalista e direttore del quotidiano Il Messaggero Francesco Malgeri per progettare, proprio a Santa Marinella, la villa della figlia Luciana, divenuta principessa dopo il matrimonio con Don Nicolò Maria Pignatelli Aragon Cortès. La Saracena, la bianca nave proiettata verso la scogliera, è la prima e la più bella delle tre ville realizzate da Moretti a Santa Marinella (le altre, lì vicino, sono La Moresca e La Califfa). Dopo un accurato restauro conservativo, la villa, oggi vincolata dalle Belle Arti, è tornata al suo splendore e visitandola è possibile immergersi nei suoi spazi e fotografarli, per capire dal vivo la poetica di una delle opere più emblematiche dell’architetto romano.

I viaggi di Bibi a Villa La Saracena

Foto mia di rito (scattata da Rebecca Roviglioni, fotografa e amica)

  • Come avviene la visita della Villa

Inizia nel cortile sulla strada per una introduzione storica. Poi si entra all’interno e man mano si esplorano gli ambienti, dalla cucina in parte originale con il suo top di formica celeste, perché Moretti era “affamato” di colore”, al lungo corridoio con modellini di galeoni che conduce al soggiorno, dove il camino e la libreria sono su disegno di Moretti. Colpisce il grande busto di un saraceno, su ispirazione della Torre omonima al porto antico di Civitavecchia, dove Guglielmo Marconi fece i primi esperimenti in radio. La discesa al mare attraversa una grotta artificiale di pietre sbozzate separata dalla terrazza sull’acqua da un grande cancello. Lo ha realizzato Maria Costanza Magli, figlia dell’attuale proprietaria della preziosa dimora, per rimpiazzare quello originale firmato da Claire Falkenstein, l’artista statunitense rinomata per le sue creazioni di ferro battuto e inserti di vetro, che in passato offrivano un meraviglioso gioco di luci colorate alla cavità della Villa. La parte finale della visita è dedicata a prendersi del proprio tempo per esplorare la casa nei piani alti (e ripercorrere quanto già visto), dove si trovano le stanze sul mare, in un susseguirsi di pavimenti gialli, rosa e verdini con decorazioni floreali, mentre un’opera dell’artista Mirko Leuzzi racconta come delle anime tormentate riescano a trovare pace nell’oasi della Villa. Prima di andare via, vale la pena uscire dal livello meno uno per ammirare da fuori le feritoie che lasciano trapassare la luce all’interno. Per prenotare la visita, clicca questo link.

La cucina di Villa La Saracena

La cucina ancora originale

Camino e libreria Villa La Saracena

Il camino con il saraceno e la libreria

Il cancello di Villa La Saracena

Il cancello di Maria Costanza Magli

Scala Villa La Saracena

La scala della Villa

Mirko Leuzzi per Villa la Saracena

L’opera di Mirko Leuzzi

Visitare Villa la Saracena - la stanza da letto

Una delle stanze da letto

Visitare Villa La Saracena

Le feritoie dall’esterno

  • Una giornata ideale: visitare Villa La Saracena e non solo

Villa La Saracena si trova a Lungomare G. Marconi, 137 a Santa Marinella (da Roma prendete l’A1 e uscite a Santa Severa – Santa Marinella, poi continuate lungo la più panoramica via Aurelia, per riempirvi gli occhi della bellezza del mare). Consiglio di impostare così la gita fuoriporta: prenotate la visita alle ore 10.30 e prendetevi il tempo per fermarvi a bere un caffè poco prima di svoltare per la Villa nel curioso bar 500 Caffè, dove ci si ritrova tra pezzi di design vintage della celebre auto d’epoca. Poi, concluso il tour a La Saracena, spingetevi fino alla baia attigua dove si trovano delle affascinanti palafitte bianche e azzurre che ricordano i trabucchi e fatevi due passi per ammirare qualcosa di unico. A pranzo andate a Civitavecchia da Crudo Fish Bar per stare bene, sul mare, degustando Plateau di crostacei, appetitosi primi di pesce della tradizione, come il Pecorino e cozze o il Vongole e bottarga, o ancora degli invitanti cartocci di calamari o gamberi. Accompagnate la vostra scelta con una interessante bottiglia di vino bianco Ribolla Gialla della cantina Muzic. Prima però concedetevi il piccolo lusso di un aperitivo al ghetto nella più bella boutique di vestiti che abbia mai visto: si chiama Cosa mi metto oggi e, tra uno Spritz e un Martini Dry da consumare nei tavolini esterni con copertina e décor dai colori pastello, è possibile curiosare tra vestiti chic e fiabeschi di designer internazionali e non solo, come anche accessori che fanno la differenza in termini di stile, e pure scarpe e borsette trendy o baschi iconici per look parigini da fare invidia alle più affermate fashioniste.

Ristorante di pesce a Civitavecchia

Crudo Fish Bar

Cosa mi metto oggi

Un angolo della boutique con caffetteria e bistrot

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