Vacanza in Senegal al Lago Rebta: le cose da vedere e da fare
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Vacanza in Senegal: il Lago Rebta da vedere e da fare

Vacanza in Senegal - I viaggi di BibiVolete pianificare una vacanza in Senegal per visitare anche il Lago Rebta, meglio noto come il Lago rosa? Ecco tutto quello che dovete sapere. Ma partiamo da una premessa: c’è un’Africa nera che evoca il fascino dei safari e degli ancestrali rituali delle tribù dei  villaggi remoti; un’altra, a Nord, che regala un assaggio di sapore d’Oriente; e una terza ancora, considerata la Porta del continente nero… Ed è lei che ho visitato pochissimo tempo fa durante quel viaggio in Africa che ho sempre sognato: siamo in Senegal, un Paese autentico, sincero e sorprendente, che conquista chi – in viaggio – ama inoltrarsi negli angoli meno turistici e mischiarsi con la gente del posto.

La sua storia racconta di milioni di schiavi – ben venti – mandati oltreoceano a lavorare nelle piantagioni (a cui bisogna aggiungere i sei milioni dati in pasto ai pescecani, perché non abbastanza forti per affrontare la lunga traversata e il duro lavoro nei campi). Ma della terribile tratta e della sua isola simbolo – Gorée – vi parlerò in un nuovo post.

Vacanza in Senegal al Lago Rebta - I viaggi di BibiOggi voglio dedicare questo post a qualcosa di straordinariamente unico: il Lago rosa

Vacanza in Senegal al Lago Rebta: cosa c’è da sapere

Incredibile ma vero, lo specchio d’acqua (salatissimo) poco distante dalla capitale Dakar, è di un  inaspettato colore rosa capace di rapire chi si trova a costeggiare quella che è stata la tappa finale della celebre corsa rally “Parigi-Dakar”. Lo strano fenomeno è dovuto alla presenza nel lago di una particolarissima alga, che si manifesta in tutta la sua intensità intorno alle ore 14.

Per ammirare questo scenario irripetibile, ci si può concedere un’indimenticabile escursione a bordo di un camion 4×4, un vero e proprio safari che attraversa le candide dune di sale intorno al lago.

Il contrasto tra le sfumature dei colori di questo microcosmo magico vale il viaggio. A rendere tutto più affascinante, sono le piroghe di legno adagiate a riva, dove si incontrano frotte di donne senegalesi intente a vendere i loro oggetti d’artigianato contenuti in grandi copricapo.

Dopo aver scattato le foto di rito di questo viaggio in Africa (perché in fondo chissà quando si assisterà di nuovo a qualcosa di così inaspettatamente straordinario), si riparte alla volta di piccoli villaggi africani, per approdare – infine – sull’oceano, dove il bagnasciuga color oro incontra il cielo infuocato del tramonto africano.

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