Una giornata a Punta Gorda con i Garifuna
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Una giornata a Punta Gorda con i Garifuna

Bambini Garifuna a Punta Gorda

La domenica a Punta Gorda con i Garifuna è la giornata più bella che si possa vivere in vacanza a Roatán, isola nel Mar dei Caraibi in Honduras. È proprio l’ultimo giorno della settimana che il villaggio di pescatori nell’estremità est si anima con musica, balli e cibo tradizionali grazie ai suoi abitanti che mantengono vive usi e costumi antichissimi. I Garifuna sono una popolazione nativa di indigeni caraibici e africani che si sono stabilitasi qui e in altre parti del Centro America dopo essere scappati dall’isola di Saint Vincent nel XVIII secolo ed entrarci in contatto mangiando nei loro ristoranti e nei banchetti sulle strade di street food, o anche bevendo drink nei colorati localini che si affacciano sul mare, è l’occasione anche per ascoltare la loro lingua melodica, appartenente al gruppo delle arawak (con elementi africani e amerindi) e dal 2008 riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.

Una donna Garifuna a Punta Gorda

Una donna Garifuna a Punta Gorda

Per raggiungere Punta Gorda da West Bay  in automobile si impiega oltre un’ora, mentre via mare sono 20 minuti partendo da Anthony’s, 45 da West Bay, ma il percorso via terra non solo regala visuali romantiche e ricche di fascino dei tanti villaggi dei pescatori di altre comunità native; ma anche poco prima dell’arrivo, la vista della gigantesca riproduzione di una nave pirata, oggi chiusa ma un tempo sede di un club e di un museo.

Villaggio pescatori a Roatán

Un villaggio dei pescatori

Sebbene Punta Gorda non sia la destinazione giusta per un bagno paradisiaco, con la sabbia assente e i fondali rocciosi, non appena raggiunta la meta viene subito voglia di esplorare il centro abitato, con la comunità locale che vive molto gli spazi comuni all’aperto. L’ambiente è assolutamente sicuro, quindi non c’è nessun pericolo a spingersi oltre la strada che costeggia il mare, per curiosare tra le case del villaggio.

Lungomare di Punta Gorda

Il lungomare di Punta Gorda

Per un piatto tipico dell’antica comunità, si ordina la machuca, una zuppa di pescado, cotto con cipolla e peperoncino nel latte di cocco, accompagnata da una purea di platano verde. Una portata che si trova in quasi tutti i ristoranti, dove all’ingresso si erge la bandiera dei Garifuna, con le sue tre strisce orizzontali color giallo, bianco e nero. Ad accompagnare il piatto è il cazabe, un pane preparato con la manioca (o yucca), tubero da cui la tribù prende il nome (karifuna significa proprio clan della manioca) e di cui la stessa è valente coltivatrice.

Piatto Garifuna machuca

La machuca dei Garifuna

Quando si consuma il pasto al tavolo, da un certo punto in poi si assiste a un’esibizione del ballo Punta, una danza tradizionale con le giovani Garifuna che si muovono al ritmo delle percussioni, dai tamburi alle maracas, dai gusci di tartaruga alle conchiglie, mentre indossano i colorati mandaguina, abiti tradizionali cuciti dalle donne anziane del villaggio. Sono tre i pezzi che compongono il costume: gonna a balze, camicetta e copricapo (la cuffietta con fazzoletto è importante nella cultura dei Garifuna, i quali credono che il male si impossessi dell’uomo attraverso la testa, per cui tenerla protetta è imprescindibile).

Ballo tradizionale Garifuna

Le Garifuna che ballano il Punta

Dopo pranzo, provate infine ad avvicinarvi ai cortili delle case, piene di bambini che giocano a pallone. Basta una caramella o una Coca cola offerti per rompere il ghiaccio e iniziare a familiarizzare. Certo che poi, con tutti i simpatici e affettuosi pargoli attorno, sarà davvero difficile trovare la voglia di tornare a casa. Per me è stato così e come potete vedere da questo reel, non potevo capitare in una situazione cuore a cuore migliore.

I bambini Garifuna

Con i bambini Garifuna (foto di Scott Tisson @intrepidescape)

Punta Gorda con bambini

Con i bambini Garifuna (foto di Scott Tisson @intrepidescape)

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