Cresci, non solo panettone: il forno-bistrot ideale per pizza e cicchetti della tradizione romana
Si chiama Cresci il nuovo indirizzo da segnare, per chi ha tutta la voglia di concedersi una sosta golosa a pochi passi da San Pietro, dove in questo periodo, con l’albero di Natale e il presepe nella grande piazza colonnata alla fine di via della Conciliazione, c’è un motivo in più per capitarci. Ma perché, tra tanti locali di Prati, è ideale sedersi ai tavoli di Cresci? Vi scrivo la mia, essendoci stata pochi giorni fa.
Innanzitutto, trovandoci nel periodo delle Feste natalizie, vale la pena assaggiare il suo buonissimo panettone artigianale. Anzi, i suoi tre buonissimi panettoni artigianali, mentre si sorseggia un immancabile caffè espresso o un cremoso cappuccino.
Siamo infatti nelle quattro mura di un locale che è laboratorio di panetteria e pizza (disponibile anche al taglio), ma anche bar di quartiere, cocktail bar e bistrot che accoglie i clienti di zona e non, da mattina a sera (si fa per dire, vista la chiusura imposta dal Governo alle ore 18 per scongiurare la risalita della curva dei contagi da Sars-Cov-2).
A coccolare gli ospiti nella sala di un antico palazzo nobiliare, dove oggi si respira un’atmosfera accogliente, conviviale e rassicurante – proprio come quella di casa – è lo Chef Danilo Frisone, che per l’anima da osteria di Cresci punta tutto sulla tradizione per conquistare i palati dei commensali riuniti intorno ai tavoli dell’ex Casermaggio alle Fornaci, riadattato a forno-bistrot dall’architetto Roberto Liorni.
L’OSTERIA
Collegata al forno, l’osteria si prende cura dei clienti dopo che il locale ha servito delle golose colazioni – dalle ore 7 del mattino – a suon di cornetti artigianali o del classico pane fatto in casa, burro e marmellata d’uva fragola, o con ricotta e miele d’arancia.
I piatti dello Chef Danilo Frisone, che propone un menu semplice e curato, raccontano della tradizione e della convivialità tipiche della cucina romana. Tra gli antipasti troviamo la Selezione di formaggi di pecora a latte crudo di allevatori e casari della campagna romana, il Primo sale fritto con salsa di alici, le Crocchette di brasato con zucchine alla scapece. Nella sezione Pane e… non mancano la Pappa al pomodoro con stracciatella di bufala, pane e baccalà mantecato, né la Scarpetta con fagioli all’uccelletto. Tra i primi ci sono: i Ravioli di misticanza, pomodoro e pane saporito e le Fettuccine con gamberi rossi e funghi cardoncelli. Infine, come secondi, ecco le Polpette fritte al sugo, l’Abbacchio alla scottadito con battuto di erbe aromatiche, la Fettina panata, la Steccata di Morolo con funghi cardoncelli.
Accanto alle proposte di cucina, una sezione del menu è dedicata alla Pizza in teglia, che però è possibile consumare comodamente al tavolo: un formato quadrato che parte dalle classiche Margherita e Arrabbiata, passando per una versione tutta personale di Capricciosa, fino alle combinazioni meno usuali come Ventricina e primo sale, Stinco di vitello brasato e cime di rapa, Pesto di indivia e baccalà.
IL FORNO
Il laboratorio a vista sforna dalle ore 7, ogni giorno, una proposta di pane tradizionale romano, per proseguire nel corso della mattinata con le pizza in teglia. Tutto è realizzato con farine non raffinate e lievito naturale, per pane e pizza da farcire per tante proposte diverse e sfiziose, a base di ingredienti che seguono la stagionalità, da consumare agli sgabelli o take away. Da Cresci infatti si ritrova l’anima del forno di quartiere, un luogo sincero e sempre a disposizione, al di là delle mode, dove fermarsi per il pane caldo e una merenda golosa che omaggia nei sapori la romanità.
I PANETTONI ARTIGIANALI DI CRESCI
Le farine marchigiane sono ottenute da grani 100% italiani grazie alla fornitura del Molino Paolo Mariani, adatte per i prodotti a lunga lievitazione come il panettone che dà anche grande forza e stabilità all’impasto e al mantenimento del lievito madre. Ancora: lo speciale lievito San Francisco (importato dagli Stati Uniti), e cioè un lievito madre dai sentori particolarmente dolci, ricrea un gusto meno acidulo, oltre a essere capace di migliorare la conservazione del panettone e di favorirne la digeribilità.
Ma non finisce qui: tra gli ingredienti caratterizzanti questo tradizionale dolce natalizio c’è anche la profumatissima vaniglia Bourbon del Madagascar, il cioccolato Valrhona, il burro della Normandia di Elle & Vire, brand con una lunga tradizione e un latte eccellente usato da professionisti gourmet di tutto il mondo, le uova dell’azienda agricola PeppOvo in provincia di Frosinone che alleva le sue galline all’aperto nutrendole solo con prodotti naturali.
Prodotto in serie limitata, il lievitato viene confezionato a mano, racchiuso in una elegante e pratica shopper in stoffa da riutilizzare. Il panettone di Cresci richiede circa 2 giorni di lavoro e per questo Natale è disponibile in tre versioni: il Classico con uvetta, frutta candita e un piacevole aroma di arancia, al Cioccolato oppure Fichi e Cioccolato con la frutta secca del Cilento, bagnata con la Sambuca. Il peso standard è di un chilo e ha un valore di 30 euro ma su richiesta è possibile mettere a punto formati più piccoli da 750 grammi.
L’assenza di conservanti scandisce inevitabilmente la “vita” di questo panettone artigianale: nelle istruzioni d’uso è indicato di consumarlo entro circa 40 giorni, non dimenticandosi di conservarlo in luogo fresco e asciutto. Per acquistarlo è possibile recarsi direttamente da Cresci oppure ordinarlo e riceverlo a casa con consegna omaggio su tutta Roma, anche in versione mini.
IL COCKTAIL BAR
Riadattato in questo momento in attesa che possa tornare protagonista degli aperitivi romani, il bancone di Cresci propone i drink realizzati da Pino Mondello: Cocktail Martini, Gin and Tonics, Intramontabili, Long Drink e l’Aperitivo. Tutte proposte da accompagnare a cinque gustosi cicchetti.
DOVE SI TROVACresci Roma
Via Alcide de Gasperi 17 – Roma
Tel. 06 5184 2694