Altaroma, presentata la nuova collezione di Giada Curti: gli abiti che indosserei e in quale occasione
La collezione Giada Curti ad Altaroma? La mia unica certezza di venerdì scorso, nonostante i tanti impegni, la pioggia e il traffico particolarmente intenso causa matempo. Quel giorno, infatti, non avrei mai e poi mai rinunciato a un appuntamento che attendevo da tempo: veder sfilare i nuovi abiti creati dalla stilista Giada Curti, nel magico scenario del St.Regis in occasione di AltaRoma, la kermesse capitolina dedicata alla moda.
Del resto, nel 2019, era stata proprio lei a incantarmi con le sue creazioni e le sue morbide ed eleganti gonne, protagoniste della passerella. Ma quest’anno è andata molto meglio, per una spettatrice come me che ai trend fashion non è affatto interessata, e predilige curiosare sui social a caccia dei look che possano ispirare me e i miei viaggi in giro per il mondo.
Quindi capirete quanto possa aver amato gli abiti di Giada Curti che mi sono vista passare a pochissimi metri dal vivo, quando ho saputo che la nuova collezione fosse un’immersione tra gli outfit più iconici dell’Estremo Oriente, con le modelle nei panni di moderne e seducenti geishe del Giappone, di aggraziate figure femminili della Cina e di contemporanee esploratrici dell’Indocina.
Sotto gli affreschi del sontuoso salone del St.Regis, la protagonista della sfilata è stata quindi un’eleganza senza limiti di tempo e di spazio ricca di suggestioni che regalavano magia, tra ramage, ornamenti floreali e pattern irreali. Ma anche nappe, raso e cordini, o i tessuti impalpabili, come i gazar e le sete, le paillettes, le cinture orientali e i tocchi di nero. Immancabili, infine, le tradizionali acconciature delle geishe, con tanto di chignon tiratissimo e i bastoncini di bambu nella capigliatura di seta delle modelle.
GIADA CURTI SULLE NUOVE CREAZIONI
<<Una Collezione – ha raccontato Giada Curti – dedicata alle donne, un inno alla femminilità, all’eleganza di ognuna di noi, raffinata impalpabile, come la protagonista del film “l’Amante”, l’attrice inglese Jane March che, a soli 19 anni, per la sua interpretazione, ricevette nel 1992 il Premio Bambi. Quella sua innocenza, mai volgare, è stata per me fonte di ispirazione per delle creazioni dal “mood” orientale, reinterpretate per la mia donna universale>>.
GLI ABITI DELLA COLLEZIONE GIADA CURTI AD ALTAROMA: QUALI INDOSSEREI E IN CHE OCCASIONE
GLI ALTRI ABITI DELLA COLLEZIONE
Prima di lasciare il St.Regis Rome, vi confesso che mi sono concessa un drink tra fenicotteri rosa e lampade Belle Époque al Lumen, il nuovo iconico bar della Capitale. Leggete qui, c’ero anche alla sua inaugurazione.