Oman, la mia via ferrata ad Alila: ecco cosa c’è da sapere
La prima volta non si dimentica, specie se si tratta della via ferrata ad Alila in Oman. Un’avventura adrenalinica che si dice essere per tutti, ma che richiede almeno un paio di requisiti imprescindibili: il primo, non soffrire di vertigini; il secondo, saper dire “no” agli attacchi di panico. Perché quando ci si ritrova aggrappati in questa palestra a cielo aperto di roccia tra pareti perpendicolari altissime rispetto al terreno, non è scontato non morire di paura e restare bloccati…E se poi è la prima volta che ci si ritrova alle prese con una via ferrata, chi può arrogarsi la presunzione di affermare con certezza che si affronterà il tutto con disinvoltura? Ma mai arrendersi. Vi spiego in questo caso perché non farlo sarebbe sbagliato!
Posso dire infatti che proprio io che al massimo nella vita mi sono concessa un’uscita in parapendio (non vi dico cosa ho provato, quando in quota si è piegato il fiocco a metà), ce l’ho fatta. Quindi, sono sicura, che poste le premesse di cui sopra, persone agili che vogliono mettersi alla prova e che hanno la capacità di concentrarsi, possono assolutamente affrontare la prova! Il segreto è anche quello di non stare a guardare cosa ci aspetta. Questo, per evitare di perdere l’occasione di vivere un’esperienza straordinaria, “solo” per un paio di passaggi un po’ difficoltosi, diciamo. Che non spoilererò di certo, ma che potrete intuire dalle foto.
Comunque, l’escursione avviene nel massimo della sicurezza, al seguito di guide esperte del luogo e di outdoor adrenalinico. Io ad esempio ho avuto Mohammed, una specie di angelo custode che non mi ha lasciato da sola nemmeno un secondo. Cercate di lui, una volta arrivati nell’hotel da cui parte la via ferrata di Alila. Ovvero, l’Alila Jabal Akhdar, un hotel di charme d’alta quota, dove la piscina sembra come sospesa sulle gole omanite, le stanze sono le postazioni ideali per ammirare tramonti e albe mozzafiato, e le terrazze pensate come location d’atmosfera per sessioni di meditazione e yoga; o, ancora, per massaggi rilassanti di coppia e per l’osservazione delle stelle.
È qui, nel cuore della “Montagna verde” che, in stagione, ospita le famose fioriture delle rose omanite, che si viene dotati dell’equipaggiamento per l’attività. Poi, una volta indossata l’imbracatura e i guantini, si inizia prima la discesa nelle gole calandosi con delle corde, per poi affrontare il ritorno salendo – gancio dopo gancio aggrappato alle funi – i gradini di ferro fissati nelle pareti rocciose. Di più non vi dirò, perché alla fine questo tipo di avventure sono vissute in modo del tutto personale. Se ve la sentite, buttatevi, restando prudenti, ma godendovi qualcosa di davvero speciale in un contesto unico come l’Oman.