Sono tornata da poco dal Gran Ballo dei Caffettieri, il “Kaffeesiederball”, dove tutti possono partecipare acquistando il biglietto e che si è tenuto a Vienna lo scorso venerdì 2 febbraio (il prossimo anno sarà il 21 febbraio). Una serata danzante organizzata dal comitato presieduto dai titolari delle principali caffetterie storiche della capitale austriaca, dove non sono mancante le debuttanti, vestite in abito bianco e con la coroncina, per l’ingresso ufficiale in società, nelle sontuose sale dell’Hofburg, il Palazzo rinomato per essere stato la casa della corte imperiale asburgica ai tempi di Elisabetta di Baviera, la nostra amata Sissi, deliziosa nell’interpretazione di Romy Schneider nel film “La Principessa Sissi”, accanto al marito Franz Joseph, a capo dell’Impero austroungarico (che si dissolse con la fine della Prima Guerra mondiale). In questo blog post vi racconto come vivere al meglio il Gran Ballo dei Caffettieri, un imperdibile appuntamento annuale (a cui ho deciso di non mancare più, infatti mi sono iscritta al corso di danze storiche dell’800 qui a Roma), per sentirsi una principessa contemporanea in vacanza.
Il Gran Ballo dei Caffettieri: tutto quello che c’è da sapere
A Vienna da novembre a marzo si tengono circa 450 Balli come all’epoca di Sissi. Su tutti, il Ballo dell’Opera di Stato e il Ballo dell’Orchestra Filarmonica nella Sala dorata del Musikverein, dove annualmente si tiene il Concerto di Capodanno trasmesso in diretta televisiva mondiale e che, per il 2025, vedrà tornare a dirigerlo il maestro italiano Riccardo Muti. Ma il Gran Ballo dei Caffettieri è molto suggestivo e a metà tra un evento formale ma anche festoso e rilassato. La consuetudine dei Balli viennesi è nata a corte con il Congresso di Vienna e ancora onorata da appassionati, anche giovanissimi, di valzer, quadriglie e polke. E quando le debuttanti fanno il loro ingresso accanto ai cavalieri in smoking o in frac, e aprono le danze come vuole la tradizione, è subito Bridgerton, la fortunata serie tv Netflix ambientata nella dorata era Regency (1811-1820, della Reggenza del principe Giorgio, segnati dalla vittoria britannica nelle guerre napoleoniche in Europa e da un clima culturale particolarmente vivace in patria). Della prima stagione, chi non ricorda una candida Daphne (Phoebe Dynevor), arrivata a corte elegantissima e in bianco, si inchina davanti a sua maestà, la Regina Carlotta (Golda Rosheuvel), che prima la scruta per poi definirla un “Diamond of the first water”, un diamante di prima qualità. Un riferimento automatico, per i partecipanti del Gran Ballo dei Caffettieri a Vienna, che ha preso il via quando, dopo il momento dedicato alle debuttanti, si è sentito pronunciare ad alta voce il grido di “Alles Walzer!”. Un invito che, tradizionalmente, segna l’inizio ufficiale di questo tipo di appuntamenti, ed è rivolto a tutti i presenti, affinché si uniscano al ballo sulle musiche di Johann Strauss, il compositore viennese considerato il “re dei valzer” (che però non amava ballare) e di cui, nel 2025, ricorre il bicentenario della nascita.
Il Gran Ballo dei Caffettieri: come prepararsi all’appuntamento per essere delle vere principesse
Innanzitutto occorre procurarsi una mise da Grande soirée, che è possibile anche affittare per evitare ingombri in valigia (ma ricordatevi di portare con voi da casa un collier che dia luce e le scarpette da ballo). L’indirizzo da raggiungere è lo storico atelier “Flossmann”, che vanta una colorata collezione di abiti in tessuti di georgette e tulle, a poca distanza dal centralissimo Stephansdom, la cattedrale di Santo Stefano (con le sue altissime guglie medievali e lo stemma con l’aquila a due teste, simbolo dell’ex Impero austroungarico). Io ho optato per un abito con una fascia morbida intrecciata sopra e una nuvola di tulle, lunga fino ai piedi e color rosso scuro.
Per imparare o ripassare le figure della velocissima quadriglia, oltre ai passi (da non sottovalutare) della polka e del valzer, che solo all’apparenza sono danze facili, ci sono diverse scuole di danza. Chi apre le porte per delle lezioni private in inglese (120 euro all’ora in coppia) è la prestigiosa “Tanzschule Elmayer”, fondata oltre un secolo fa da un ex ufficiale dell’esercito austro-ungarico, Willy Elmayer von Vestenbrugg.
Fondamentale è lo styling con il trucco da sera e la pettinatura con la capigliatura raccolta, imprescindibile nei look femminili dell’alta società ottocentesca. Io mi sono trovata benissimo con una make-up artist disposta a raggiungermi in hotel (il delizioso “The Leo Grand” con le sue romantiche stanze in pieno centro) e in un paio d’ore, ero pronta per la cena, prima di salire a bordo di una “Fiaker”, la carrozza ispirata ai veicoli d’epoca di cui è ricca la città di Vienna, per raggiungere l’ex Palazzo imperiale.
Cos’è il taxidancer e perché è utilissimo
Nota importantissima per chi viaggia da sola e non ha un principe ad attenderla al Ballo. Sul sito www.taxidancer.at, dove si riuniscono per lo più giovani studenti universitari che, per arrotondare, sono disponibili a far ballare la propria principessa che li ha opzionati per tutta la sera (costo 400 euro). Io ad esempio mi sono fatta guidare da un giovane viennese con il papà di origine turche, che è riuscito anche a farmi fare – senza alcuna cognizione – la velocissima quadriglia, che chiude il Gran Ballo (anche se in altre sale si va avanti con la disco music). La tradizione vuole che, prima di rincasare, si raggiunga uno dei chioschi di würstel nei dintorni, per un finale all’insegna dello street food più tipico: il panino con il Bratwurst traboccante di senape e ketchup.