Pupusa, sopa de pescado e mariscada: cosa mangiare in El Salvador
Pupusa e sopa de pescado, ma anche mariscada e tortilla soup. Si mangia all’insegna della tradizione più tipica nell’Oriente de El Salvador, Paese centroamericano dove la tavola è frugale. L’esperienza gastronomica da non perdere nella zona est è di domenica sera a Conxagua, cittadina animata da un mercatino e da una food hall dove le persone del posto e non solo si danno appuntamento per trascorrere piacevoli momenti conviviali golosi nel cosiddetto Pupusodromo. È qui che va in scena il rituale culinario della Pupusa, piatto nazionale di El Salvador.
Cos’è la pupusa e come si prepara
Tutte le donne salvadoregne sanno farla e mentre la ricetta prende forma si dispensano sorrisi a profusione. Ai curiosi c’è chi racconta l’esecuzione del piatto passo passo, a partire dagli impasti per finire ai condimenti. Si tratta di una tortilla di farina di mais fatta a mano. Consumata in passato già dagli indigeni del Paese, che la mangiavano assieme a una farcia di fagioli rossi ed erbe, oggi la pietanza accoglie come ripieni varianti diverse: c’è quello con il formaggio e il fiore loroco, endemico e usato come una spezia per insaporire; o, ancora, una base di maiale, fagioli e formaggio, per dare vita alla popolare “revuelta” che va per la maggiore tra chi ordina il cibo considerato un perfetto street food (costa un dollaro per tre sostanziosi pezzi) che si consuma in grandi quantità. Sono almeno 25 le pupusas ingerite ogni settimana da una singola persona. In genere, l’usanza è mangiarla a colazione e poi andare al lavoro, accompagnando i bocconi con sorsi di cioccolata calda con la cannella (non una sorpresa in una terra come il Centro America abitata anticamente dai Maya).
La sopa de pescado a El Jocotal
I pasti procedono consumando piatti unici. Come la Tortilla soup con pomodoro, coriandolo, chips e formaggio, semplice ma sostanziosa. Non mancano le proposte a base di mais (con centinaia di modi per cucinarlo), e neppure i fagioli e il pesce, in particolare vicino alla costa e sulle isole. Proposta sia essiccato che fresco, questa materia prima si apprezza poi nella “mariscada”, a base di molluschi e crostacei, e anche nelle zuppe fumanti, appunto. Interessante è raggiungere il colorato villaggio vicino alla laguna El Jocotal, dove ogni domenica va in scena il rituale del picnic, con fulcro proprio le grandi pentole sul fuoco che contengono la sopa de pescado. Questa scena che sa di normalità cattura davvero lo sguardo di chi, a prima vista, non sente molto rispetto a ciò che scova aggirandosi in questo angolo nascosto dell’est. Eppure, basta scambiare quattro chiacchiere con la guida (esperta di bird watching) Julio Acosta, per capire che El Jocotal può essere un vero tesoro da scoprire. Alla fine della strada dove si affacciano le case-palafitte, costruite alte per fronteggiare le acque che si ingrossano durante la stagione delle piogge, sono diverse le barchette dei pescatori per uscire a fare osservazione di volatili, e fotografarli nella loro ricchezza e varietà da vicino, mentre i bambini del villaggio si concedono spensierati momenti di gioco nella piscina naturale della loro laguna.
Non solo pupusa e sopa de pescado. Per saperne di più su El Salvador e le cose da fare nell’Oriente selvaggio, è possibile leggere altri due blog post. Il primo è sulla salvaguardia delle tartarughe marine, l’altro sulla gita nella solitaria Isola Zacatillo.