Trekking urbano a Roma tra l'Appia antica e San Saba
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Trekking urbano a Roma tra l’Appia antica e San Saba

Trekking urbano a roma

Amando camminare con i miei bastoncini a farmi compagnia, inizio col raccontarvi un primo itinerario per un trekking urbano a Roma tra l’Appia antica e San Saba, due aree di Roma a cui sono follemente legata. La prima perché è il luogo in cui vivo (seppur ai margini) e la seconda perché è dove vorrei trovare la mia prossima casa. In particolare in quell’angolo dove affacciano i villini dei primi Novecento che rendono graziosa ed elegante piazza Gian Lorenzo Bernini. Una tappa imperdibile del mio trekking, anche per una sosta d’obbligo: il forno di quartiere Il Pane di San Saba. Un indirizzo che mantiene la sua vocazione, ma che oggi è anche un bistrot e cocktail bar. Eppure io ne amo lo spirito autentico e antico che si respira, esaltato da tutte quelle cornici dei volti del cinema come Alessandro Gassmann e Carlo Verdone, che guardano da sempre le tante leccornie dolci e salate, dall’occhio di bue al pistacchio alle pizze al taglio, che è possibile ordinare in questo locale che si mantiene dal suo passato.

Occhio di bue al pistacchio

Gli occhi di bue

Il Pane di San Saba

L’ingresso da piazza Gian Lorenzo Bernini del forno

Ma da dove iniziate il trekking urbano a Roma tra l’Appia antica e San Saba?

Il mio consiglio è di lasciare l’automobile a via Appia Antica, iscritta nella lista Patrimonio Unesco, alla chiesa del Domine Quo vadis, dove si trovano diversi parcheggi sia lungo la strada che nelle aree apposite limitrofe, tra il ristorante trattoria Priscilla e la ex Cartiera Latina, complesso di archeologia industriale con area picnic che merita essere visitata. Come anche la sede del Gruppo storico romano poco oltre, dove è addirittura possibile partecipare a un corso da gladiatori (per farlo arrivano da tutto il mondo, in primis dagli Stati Uniti, sulla scia del colossal Il Gladiatore con Russell Crowe).

Trekking urbano via Appia antica

Via Appia Antica all’altezza della chiesa

Con la musica da ascoltare su Spotify e delle buone scarpe da trekking (io indosso le Salomon con cui sono stata anche in Nepal a 6mila metri, le stesse che Lily Collins ha indossato a Roma per le riprese di Emily in Paris che vi racconto qui), iniziate la camminata immergendovi nella storia, lungo l’Appia antica e la Via Francigena verso Porta San Sebastiano. Costeggiate poi svoltando a sinistra le Mura Aureliane e attraversate la Cristoforo Colombo verso San Saba. Una volta raggiunta piazza Gian Lorenzo Bernini (con sosta eventuale al bar), attraversate i suoi giardinetti assopiti e tornate indietro fino a raggiungere la discesa che costeggia la pista di atletica delle Terme di Caracalla. Spingetevi fino al parchetto di fronte, un angolo dove molti romani su dedicano all’outdoor nei pressi della celebre chiesa sconsacrata. Poi attraversate di nuovo la Colombo e risalite via di Porta Latina, con tappa nel Parco degli Scipioni, che affaccia su via di Porta San Sebastiano.

Parco degli Scipioni e Sabrina Quartieri

Io al parco degli Scipioni

Parco degli Scipioni

Il Parco degli Scipioni

Da lì, tornate all’ingresso e ripercorrete le Mura Aureliane fino alla suddetta Porta e dirigetevi alla vostra automobile. L’itinerario così concepito è di circa sei chilometri ed è un toccasana quando si vuole unire ai benefici del movimento il nutrimento dello spirito, immersi in una Roma d’altri tempi e troppe volte frequentata solo dai turisti che arrivano da lontano.

 

Mura Aureliane e Porta di San Sebastiano

La Porta di San Sebastiano con le Mura Aureliane

In questo post invece trovate la mappa di una passeggiata letteraria a via Veneto, mentre qui la Roma su due ruote di Emily in Paris, tappa dopo tappa.

Buona lettura, con amore

Bibi

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